IL VOLONTARIATO
Riprendiamo una frase di Benedetto XVI:
“ il volontariato non è soltanto un fare: è prima di tutto un modo di essere, che parte dal cuore, da un atteggiamento di gratitudine verso la vita e spinge a restituire e condividere con il prossimo i doni ricevuti “
Ecco, qui all’Asilo Busti, si sperimenta questa ricchezza.
Abbiamo intorno amici che vivono una cultura del dono e della solidarietà, che vengono incontro ad un bisogno che condividono, che lavorano con una allegria che contagia e che per tutta la loro modalità di essere contribuiscono a dare un volto umano e cristiano ad una società che esalta normalmente il contrario.
Oggi viviamo in una società che non concepisce e non apprezza e sostiene chi lavora senza avere un tornaconto economico, che non concepisce il tempo libero come un tempo da donare – perché il tempo ci è dato – o che ritiene sempre avere un diritto da reclamare piuttosto che un dovere da compiere per gratuità.
Penso invece agli amici de “Limpresa”, quella “bella cosa” che hanno costituito quasi per gioco gli amici Giulio, Angelo, Paolo, Dario, Antonio e Bepi e che non ci ha messo nulla a diventare una realtà che ha superato i confini della scuola.
Questi amici hanno dato una stabilità al loro lavoro : tu li trovi lì, ogni giorno, a vedere cose che anche tu non vedi, che anticipano interventi che tu non osavi chiedere per la dimensione del lavoro e dell’impegno, che fanno di tutto perché hanno alte competenze specifiche, che lavorano insieme e collaborano con una allegria ed una amicizia che fanno bene ed educano tutto l’ambiente ………..Che dire se non che sono un dono inatteso e inestimabile?
Ecco noi stiamo bene per la loro presenza: ci lasciano tranquilli solo per il fatto che ci sono: la loro reperibilità è immediata e totale !
E, poi, le “ nonne della nanna “! E sono ben quattordici nonne ! Quando entrano a scuola i bambini corrono loro incontro con un affetto palese, aperto, commovente per il rapporto che si è stabilito tra loro.
Anche la loro presenza dura da tempo. Ci sono quattordici che da anni dividono con i bambini il tempo della nanna, che li accompagnano, che restano al loro fianco per farli dormire tranquilli, che vegliano su di loro come angeli custodi.
Una grande fedeltà in un impegno che, pur avendo il suo riscontro in tutto ciò che i bambini restituiscono con il loro affetto, non è certo vissuta senza sacrificio e volontà personale.
E la “nonna delle favole “! Quando arriva “nonna Maria “ si muove ….uno sciame di bambini ! Appena si affaccia, e la vedono, è un correre improvviso perché tutti vogliono ascoltarla raccontare “ a modo suo “ le favole del suo repertorio! Per i bambini è proprio un momento di grande festa!
E, ancora, c’è chi trova il tempo e la disponibilità per affiancare il personale del post scuola: una fedeltà che significa un modo di essere e di guardare la vita. E ancora c’è chi nel “ luglioinvacanza” condivide l’esperienza con il personale per questo ulteriore servizio della scuola alle famiglie
E poi i “ due nonni speciali Bebe e Fortunato “ e le mamme dei mercatini e delle mille cose che si fanno e si inventano in questa scuola!
Davvero belle presenze! Amici che davvero condividono il nostro lavoro e che educano la nostra vita.
Piera Santandrea
con lo staff della scuola materna
Riprendiamo una frase di Benedetto XVI:
“ il volontariato non è soltanto un fare: è prima di tutto un modo di essere, che parte dal cuore, da un atteggiamento di gratitudine verso la vita e spinge a restituire e condividere con il prossimo i doni ricevuti “
Ecco, qui all’Asilo Busti, si sperimenta questa ricchezza.
Abbiamo intorno amici che vivono una cultura del dono e della solidarietà, che vengono incontro ad un bisogno che condividono, che lavorano con una allegria che contagia e che per tutta la loro modalità di essere contribuiscono a dare un volto umano e cristiano ad una società che esalta normalmente il contrario.
Oggi viviamo in una società che non concepisce e non apprezza e sostiene chi lavora senza avere un tornaconto economico, che non concepisce il tempo libero come un tempo da donare – perché il tempo ci è dato – o che ritiene sempre avere un diritto da reclamare piuttosto che un dovere da compiere per gratuità.
Penso invece agli amici de “Limpresa”, quella “bella cosa” che hanno costituito quasi per gioco gli amici Giulio, Angelo, Paolo, Dario, Antonio e Bepi e che non ci ha messo nulla a diventare una realtà che ha superato i confini della scuola.
Questi amici hanno dato una stabilità al loro lavoro : tu li trovi lì, ogni giorno, a vedere cose che anche tu non vedi, che anticipano interventi che tu non osavi chiedere per la dimensione del lavoro e dell’impegno, che fanno di tutto perché hanno alte competenze specifiche, che lavorano insieme e collaborano con una allegria ed una amicizia che fanno bene ed educano tutto l’ambiente ………..Che dire se non che sono un dono inatteso e inestimabile?
Ecco noi stiamo bene per la loro presenza: ci lasciano tranquilli solo per il fatto che ci sono: la loro reperibilità è immediata e totale !
E, poi, le “ nonne della nanna “! E sono ben quattordici nonne ! Quando entrano a scuola i bambini corrono loro incontro con un affetto palese, aperto, commovente per il rapporto che si è stabilito tra loro.
Anche la loro presenza dura da tempo. Ci sono quattordici che da anni dividono con i bambini il tempo della nanna, che li accompagnano, che restano al loro fianco per farli dormire tranquilli, che vegliano su di loro come angeli custodi.
Una grande fedeltà in un impegno che, pur avendo il suo riscontro in tutto ciò che i bambini restituiscono con il loro affetto, non è certo vissuta senza sacrificio e volontà personale.
E la “nonna delle favole “! Quando arriva “nonna Maria “ si muove ….uno sciame di bambini ! Appena si affaccia, e la vedono, è un correre improvviso perché tutti vogliono ascoltarla raccontare “ a modo suo “ le favole del suo repertorio! Per i bambini è proprio un momento di grande festa!
E, ancora, c’è chi trova il tempo e la disponibilità per affiancare il personale del post scuola: una fedeltà che significa un modo di essere e di guardare la vita. E ancora c’è chi nel “ luglioinvacanza” condivide l’esperienza con il personale per questo ulteriore servizio della scuola alle famiglie
E poi i “ due nonni speciali Bebe e Fortunato “ e le mamme dei mercatini e delle mille cose che si fanno e si inventano in questa scuola!
Davvero belle presenze! Amici che davvero condividono il nostro lavoro e che educano la nostra vita.
Piera Santandrea
con lo staff della scuola materna